Consonno: il paese dei balocchi infranti

© Alberto Segramora

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Adagiato tra le colline della Brianza, nel territorio del comune di Olginate e a pochi chilometri da Lecco, sorge il folle paese fantasma di Consonno. Questo strano borgo, una sorta di Las Vegas in miniatura, ha avuto una storia tragica e al contempo incredibile. Ormai dimenticato, è un luogo surreale, a metà strada tra un paese futurista abbandonato fra un migliaio di anni e un sogno disneyano.
Consonno, prima del 1962, era un piccolo paese risalente al Medioevo che contava circa 300 abitanti e che viveva perlopiù di agricoltura e della raccolta delle castagne. Ma il problema di Consonno è che nessun abitante possedeva le proprie case e i terreni circostanti, che appartenevano invece alla "Immobiliare Consonno Brianza"...

Consonno nel 1953 (© Felice Sala)


La fine della storia di Consonno cominciò con l'arrivo in paese del Conte Mario Bagno, eccentrico imprenditore che aveva in mente di costruire una specie di città dei balocchi. Quando ancora l'attenzione all'impatto ambientale non era un tema sentito nè regolamentato, il Conte Bagno acquistò per 22.500.000 lire tutte le quote di partecipazione dall'Immobiliare Consonno Brianza, con la scusa di costruire una strada che collegasse il paese a Olginate. Tempo dopo il silenzio della campagna fu rotto dal rombare delle ruspe e delle bombe, mentre casa dopo casa il vecchio borgo cadde, spazzato via dalla voglia di eccesso e dalla mania di grandezza di un ricco uomo senza scrupoli. Le ruspe cominciarono a distruggere abitazioni e stalle con ancora persone e animali all'interno, che furono costretti a fuggire in fretta e furia. Del vecchio paese non restò più niente, a parte la chiesa di San Maurizio, l'attigua casa del cappellano e il cimitero, persino la morfologia del territorio fu cambiata per permettere una migliore visuale del paesaggio. Così Consonno morì la prima volta...


Consonno nel 1965, già in parte demolita (© Angelo Borghi)

"Farò il circuito in quella zona là - annuncia compiaciuto il conte Mario Bagno guardando il poggio semidistrutto - è uno dei più belli per la zona panoramica quasi d'Europa; vorrei dirlo forte perchè forse un circuito così se avrò i mezzi non ci sarà uguale, è piccolino ma molto elegante; lì sotto farò - aggiunge il Conte Bagno - il campo di calcio, il campo della pallacanestro e del tombarello, che è uno sport che si svolgerà in declino; qui vengono i campi da tennis, delle bocce, e da minigolf, di là dovrà venire la pista del pattinaggio, luna park e uno zoo di bestie da parco e giardino, un grande zoo, con un grande ristorante popolare con orchestrine curiose, è vero, per attirare tutto il pubblico naturalmente". (Conte Mario Bagno)
Al posto delle case sorsero un minareto, sale da gioco e da ballo, sfingi egiziane, pagode cinesi, gallerie di negozi in stile arabeggiante, armigeri medievali, colonne doriche, rocce finte, cannoni, cascate e il Grand Hotel Plaza. Invitanti striscioni servivano ad accogliere i visitatori: "A Consonno il cielo è più azzurro", "A Consonno è sempre festa", "Consonno è il paese più piccolo ma più bello del mondo". E le folle di turisti cominciarono a venire nel paese dei balocchi...

Cartolina di Consonno www.myspace.com/consonno)

Cartolina di Consonno www.myspace.com/consonno)

Il tripudio di Consonno durò per qualche anno, sino a quando non arrivarono gli anni '70 e la crisi e il disagio sociale del periodo sottrassero i turisti allo svago sfrenato e idilliaco. Il colpo di grazia arrivò dalla natura ribelle, che nell'ottobre del 1976 si vendicò d'esser stata deturpata: una frana cadde sulla strada d'accesso al paese, lasciandolo isolato. E così Consonno morì una seconda volta, e si tramutò in una città fantasma...

© Alberto Mingione

© Alberto Segramora


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© Anael Raziel 

Negli anni '80 il conte pensò di trasformare Consonno in un'oasi di pace per la terza età. L'albergo divenne una casa di riposo ma intorno non vi sorse più nulla. Il declino dell'idea si è tramutato in rovina, i balocchi si sono infranti, il baccano si è trasformato in silenzio. Quel che era rimasto de "Las Vegas della Brianza" è stato quasi del tutto distrutto da un grande rave party avvenuto nel 2003. 
Consonno è stata più volte sfruttata come set per il cinema e per i videoclip, ma la sua vera storia, soprattutto la storia del borgo e le testimonianze di quelle persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa per le idee folli di un uomo, è celata dalla continua avidità con cui si cerca di spremere denaro da un luogo che ormai non esiste più. L'Immobiliare Consonno Brianza possiede ancora il piccolo paese dei balocchi e insiste nel giocare con la sua vuota miniera d'oro...



Link:
Sito dettagliato sulla storia di Consonno
Sito di My Space su Consonno


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Sondaggio a quiz 7

Il sondaggio numero 6 di Ghost Town si è chiuso. La domanda era sulla città fantasma di Galeria Antica e sulla leggenda del fantasma menestrello. Il suo nome è Senz'affanni e si narra che ogni anno torni tra le mura di Galeria in sella ad un cavallo bianco, suonando e cantando romantiche melodie per la donna amata.

Galeria Antica

Veniamo al prossimo sondaggio, questa volta sulla città perduta di Tenochtitlán.

Una visione incantata, un luogo magico con piramidi e palazzi che sorgono dall'acqua... E' la città perduta di Tenochtitlán. Sotto quale grande metropoli si trovano oggi le sue rovine?


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Sanzhi: il misterioso villaggio UFO


Sanzhi è un piccolo villaggio sulla costa di Taiwan, costruito tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80. Queste misteriose abitazioni hanno dato vita a una serie di leggende riguardanti alieni e fenomeni paranormali, tanto da sostenere che il villaggio sia maledetto. Le chiamano "UFO houses", le case degli UFO, e basta guardare le numerose foto che sono state scattate in questo luogo per capirne il motivo...




Ad un primo impatto il villaggio sembra una città aliena uscita da un film di fantascienza, ma in realtà quello che ci si trova davanti è un paese abbandonato, o meglio un paese che (forse) non è mai stato abitato. Le incredibili abitazioni, una ventina di palazzine trifamiliari con giardini privati e piscine in comune, sono opera del visionario Yu Zi che lavorò su commissione dello stesso governo di Taiwan, intenzionato a promuovere e sfruttare la zona per attirare il turismo balneare. Le UFO houses derivano da una moda nata verso la fine degli anni '60 da film quali "Futuro - A New Stance for Tomorrow" di Mika Taanila e da pubblicazioni come "Tomorrow's House from Yesterday", in cui si parla di "Retrofuturo", ovvero di un futuro immaginato nel passato e mai esistito. La crisi energetica degli anni '80, tuttavia, non permise di portare a termine le palazzine, che furono in seguito acquistate da una compagnia di birra locale che voleva trasformare il villaggio in un centro turistico a cinque stelle, optando per un aspetto ancora più minimalista: bianche, con interni luminosi e un design in stile "Arancia Meccanica" di Stanley Kubrick. Nello stesso anno però la compagnia decise di fermare la costruzione: alcune fonti rivelano che ci furono continui incidenti durante i lavori e questi racconti spaventarono così tanto gli abitanti da sconsigliare ai turisti di recarsi nella zona, convinti che nelle case aliene vivessero gli spiriti di coloro che vi morirono. A quanto pare vi era qualcosa di oscuro nel progetto, una sorta di maledizione che ha impedito a chiunque vi mettesse mano di portare a termine il lavoro.



Gli edifici incompleti delle UFO houses hanno subito nel corso del tempo un progressivo degrado strutturale e la vegetazione si è impossessata di ogni edificio. All'interno è possibile trovare mobili, letti, divani, suppellettili di ogni tipo, come se il luogo fosse stato abitato. Questo dipende dal fatto che a Taiwan quando si propongono delle abitazioni in vendita , una o più case vengono completamente arredate per dare una dimostrazione di come si possa organizzare l'ambiente. Nelle giornate di sole il villaggio alieno, con le sue varietà e vivacità di colori, sembra un enorme parco giochi abbandonato. Ma quando il cielo è plumbeo il paesaggio si trasforma in tonalità surreali e l'atmosfera assume tratti inquietanti: è come fare un viaggio nel tempo, un viaggio tra le rovine del futuro.


Purtoppo gira voce che queste misteriose abitazioni, meta di fotografi e curiosi da tutto il mondo, siano ormai state demolite... Come sempre tutto si crea ma nulla si recupera.



Link:
Photo gallery 
Video di Sanzhi