Il 6 novembre, intorno alle 6 del mattino, lungo la Via dell'Abbondanza, quella maggiormente frequentata dai turisti, è crollata la famosa Domus Dei Gladiatori. Un giorno nefasto per la storia della nostra civiltà e per il futuro della nostra cultura. Le cause del crollo sono probabilmente da imputare ad un cedimento strutturale dovuto allo smottamento del terrapieno che si trova a ridosso della costruzione. Le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno provocato il dissesto e ridotto in macerie quello che un tempo era il luogo destinato all'allenamento degli atleti dell'antica Pompei. Tuttavia, quello della Domus, era un crollo annunciato come spesso accade nel nostro Paese... Da anni infatti era in attesa di una ristrutturazione così come molti altri antichi edifici, il cui destino potrebbe essere lo stesso se si continua a non averne la dovuta attenzione e cura.
Pompei ha origini antiche quanto quelle di Roma, discendendo dai primi popoli italici, gli Oschi. Il primo insediamento risale al VII secolo a.C. e fu per molto tempo un importante nodo viario e portuale.
Pompei però subì un fatale destino che la condannò a diventare una città fantasma... Nel 79 d.C. una violentissima eruzione del Vesuvio sommerse la città di una pioggia di cenere e lapilli che cadde ininterrotta per ore. Questo straordinario evento fu così descritto da Plinio Il Vecchio:
"Non posso darvi una descrizione più precisa della sua forma se non paragonarla a quella di un albero di pino; infatti si elevava a grande altezza come un enorme tronco, dalla cui cima si disperdevano formazioni simili a rami. Sembrava in alcuni punti più chiara ed in altri più scura, a seconda di quanto fosse impregnata di terra e cenere."
Le città di Pompei, Ercolano e Stabia sparirono per sempre insieme ai loro abitanti sotto oltre 10 metri di materiale eruttivo. Questo spesso strato di polvere ha permesso di mantenere interamente intatta la città nel corso del tempo e, quando tornò alla luce nel 1748, divenne il secondo sito archeologico più visitato al mondo. Nel 1997, inoltre, l'Unesco ha dichiarato Pompei Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Queste sono calamità naturali che possono trasformare anche la più grande e gloriosa delle città in cenere, ma il crollo dovuto all'incuria e all'abbandono è solo ed esclusivamente da imputare all'uomo, che non rispetta il suo passato e non mantiene la memoria della sua cultura. E così il destino di molte città fantasma italiane, e non solo, sembra segnato se non si fa subito qualcosa per salvarle dall'inesorabile abbandono. Abbiamo già visto come a Poggioreale (http://ghostowndoc.blogspot.com/2010/04/poggioreale.html) non si sia fatto niente per salvare lo splendido campanile e di come altri bellissimi edifici stiano per cedere al peso del tempo senza che nessuno faccia qualcosa per conservarli e mantenerli intatti così come sono. Speriamo che questo sfregio al nostro passato cessi una volta per tutte e che, tramite la (ri)scoperta di questi luoghi dimenticati si possano salvare le città fantasma da una scomparsa certa...
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