Consonno: il paese dei balocchi infranti

© Alberto Segramora

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Adagiato tra le colline della Brianza, nel territorio del comune di Olginate e a pochi chilometri da Lecco, sorge il folle paese fantasma di Consonno. Questo strano borgo, una sorta di Las Vegas in miniatura, ha avuto una storia tragica e al contempo incredibile. Ormai dimenticato, è un luogo surreale, a metà strada tra un paese futurista abbandonato fra un migliaio di anni e un sogno disneyano.
Consonno, prima del 1962, era un piccolo paese risalente al Medioevo che contava circa 300 abitanti e che viveva perlopiù di agricoltura e della raccolta delle castagne. Ma il problema di Consonno è che nessun abitante possedeva le proprie case e i terreni circostanti, che appartenevano invece alla "Immobiliare Consonno Brianza"...

Consonno nel 1953 (© Felice Sala)


La fine della storia di Consonno cominciò con l'arrivo in paese del Conte Mario Bagno, eccentrico imprenditore che aveva in mente di costruire una specie di città dei balocchi. Quando ancora l'attenzione all'impatto ambientale non era un tema sentito nè regolamentato, il Conte Bagno acquistò per 22.500.000 lire tutte le quote di partecipazione dall'Immobiliare Consonno Brianza, con la scusa di costruire una strada che collegasse il paese a Olginate. Tempo dopo il silenzio della campagna fu rotto dal rombare delle ruspe e delle bombe, mentre casa dopo casa il vecchio borgo cadde, spazzato via dalla voglia di eccesso e dalla mania di grandezza di un ricco uomo senza scrupoli. Le ruspe cominciarono a distruggere abitazioni e stalle con ancora persone e animali all'interno, che furono costretti a fuggire in fretta e furia. Del vecchio paese non restò più niente, a parte la chiesa di San Maurizio, l'attigua casa del cappellano e il cimitero, persino la morfologia del territorio fu cambiata per permettere una migliore visuale del paesaggio. Così Consonno morì la prima volta...


Consonno nel 1965, già in parte demolita (© Angelo Borghi)

"Farò il circuito in quella zona là - annuncia compiaciuto il conte Mario Bagno guardando il poggio semidistrutto - è uno dei più belli per la zona panoramica quasi d'Europa; vorrei dirlo forte perchè forse un circuito così se avrò i mezzi non ci sarà uguale, è piccolino ma molto elegante; lì sotto farò - aggiunge il Conte Bagno - il campo di calcio, il campo della pallacanestro e del tombarello, che è uno sport che si svolgerà in declino; qui vengono i campi da tennis, delle bocce, e da minigolf, di là dovrà venire la pista del pattinaggio, luna park e uno zoo di bestie da parco e giardino, un grande zoo, con un grande ristorante popolare con orchestrine curiose, è vero, per attirare tutto il pubblico naturalmente". (Conte Mario Bagno)
Al posto delle case sorsero un minareto, sale da gioco e da ballo, sfingi egiziane, pagode cinesi, gallerie di negozi in stile arabeggiante, armigeri medievali, colonne doriche, rocce finte, cannoni, cascate e il Grand Hotel Plaza. Invitanti striscioni servivano ad accogliere i visitatori: "A Consonno il cielo è più azzurro", "A Consonno è sempre festa", "Consonno è il paese più piccolo ma più bello del mondo". E le folle di turisti cominciarono a venire nel paese dei balocchi...

Cartolina di Consonno www.myspace.com/consonno)

Cartolina di Consonno www.myspace.com/consonno)

Il tripudio di Consonno durò per qualche anno, sino a quando non arrivarono gli anni '70 e la crisi e il disagio sociale del periodo sottrassero i turisti allo svago sfrenato e idilliaco. Il colpo di grazia arrivò dalla natura ribelle, che nell'ottobre del 1976 si vendicò d'esser stata deturpata: una frana cadde sulla strada d'accesso al paese, lasciandolo isolato. E così Consonno morì una seconda volta, e si tramutò in una città fantasma...

© Alberto Mingione

© Alberto Segramora


© http://www.flickr.com/photos/matteobinda/page11/
© Anael Raziel 

Negli anni '80 il conte pensò di trasformare Consonno in un'oasi di pace per la terza età. L'albergo divenne una casa di riposo ma intorno non vi sorse più nulla. Il declino dell'idea si è tramutato in rovina, i balocchi si sono infranti, il baccano si è trasformato in silenzio. Quel che era rimasto de "Las Vegas della Brianza" è stato quasi del tutto distrutto da un grande rave party avvenuto nel 2003. 
Consonno è stata più volte sfruttata come set per il cinema e per i videoclip, ma la sua vera storia, soprattutto la storia del borgo e le testimonianze di quelle persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa per le idee folli di un uomo, è celata dalla continua avidità con cui si cerca di spremere denaro da un luogo che ormai non esiste più. L'Immobiliare Consonno Brianza possiede ancora il piccolo paese dei balocchi e insiste nel giocare con la sua vuota miniera d'oro...



Link:
Sito dettagliato sulla storia di Consonno
Sito di My Space su Consonno


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Sondaggio a quiz 7

Il sondaggio numero 6 di Ghost Town si è chiuso. La domanda era sulla città fantasma di Galeria Antica e sulla leggenda del fantasma menestrello. Il suo nome è Senz'affanni e si narra che ogni anno torni tra le mura di Galeria in sella ad un cavallo bianco, suonando e cantando romantiche melodie per la donna amata.

Galeria Antica

Veniamo al prossimo sondaggio, questa volta sulla città perduta di Tenochtitlán.

Una visione incantata, un luogo magico con piramidi e palazzi che sorgono dall'acqua... E' la città perduta di Tenochtitlán. Sotto quale grande metropoli si trovano oggi le sue rovine?


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Sanzhi: il misterioso villaggio UFO


Sanzhi è un piccolo villaggio sulla costa di Taiwan, costruito tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80. Queste misteriose abitazioni hanno dato vita a una serie di leggende riguardanti alieni e fenomeni paranormali, tanto da sostenere che il villaggio sia maledetto. Le chiamano "UFO houses", le case degli UFO, e basta guardare le numerose foto che sono state scattate in questo luogo per capirne il motivo...




Ad un primo impatto il villaggio sembra una città aliena uscita da un film di fantascienza, ma in realtà quello che ci si trova davanti è un paese abbandonato, o meglio un paese che (forse) non è mai stato abitato. Le incredibili abitazioni, una ventina di palazzine trifamiliari con giardini privati e piscine in comune, sono opera del visionario Yu Zi che lavorò su commissione dello stesso governo di Taiwan, intenzionato a promuovere e sfruttare la zona per attirare il turismo balneare. Le UFO houses derivano da una moda nata verso la fine degli anni '60 da film quali "Futuro - A New Stance for Tomorrow" di Mika Taanila e da pubblicazioni come "Tomorrow's House from Yesterday", in cui si parla di "Retrofuturo", ovvero di un futuro immaginato nel passato e mai esistito. La crisi energetica degli anni '80, tuttavia, non permise di portare a termine le palazzine, che furono in seguito acquistate da una compagnia di birra locale che voleva trasformare il villaggio in un centro turistico a cinque stelle, optando per un aspetto ancora più minimalista: bianche, con interni luminosi e un design in stile "Arancia Meccanica" di Stanley Kubrick. Nello stesso anno però la compagnia decise di fermare la costruzione: alcune fonti rivelano che ci furono continui incidenti durante i lavori e questi racconti spaventarono così tanto gli abitanti da sconsigliare ai turisti di recarsi nella zona, convinti che nelle case aliene vivessero gli spiriti di coloro che vi morirono. A quanto pare vi era qualcosa di oscuro nel progetto, una sorta di maledizione che ha impedito a chiunque vi mettesse mano di portare a termine il lavoro.



Gli edifici incompleti delle UFO houses hanno subito nel corso del tempo un progressivo degrado strutturale e la vegetazione si è impossessata di ogni edificio. All'interno è possibile trovare mobili, letti, divani, suppellettili di ogni tipo, come se il luogo fosse stato abitato. Questo dipende dal fatto che a Taiwan quando si propongono delle abitazioni in vendita , una o più case vengono completamente arredate per dare una dimostrazione di come si possa organizzare l'ambiente. Nelle giornate di sole il villaggio alieno, con le sue varietà e vivacità di colori, sembra un enorme parco giochi abbandonato. Ma quando il cielo è plumbeo il paesaggio si trasforma in tonalità surreali e l'atmosfera assume tratti inquietanti: è come fare un viaggio nel tempo, un viaggio tra le rovine del futuro.


Purtoppo gira voce che queste misteriose abitazioni, meta di fotografi e curiosi da tutto il mondo, siano ormai state demolite... Come sempre tutto si crea ma nulla si recupera.



Link:
Photo gallery 
Video di Sanzhi
           

GHOST TOWN SERIES Showreel


GHOST TOWN SERIES - Showreel - HD from PGMVideo Srl on Vimeo.

La nuova presentazione della serie di documentari di Ghost Town! Disponibile in HD!
The new presentation of a Ghost Town documentary series! Available in HD!



GHOST TOWN
è una serie di documentari sulle città abbandonate in Italia.

SINOSSI
Ghost Town è un'espressione che richiama alla mente scenari post-apocalittici dopo catastrofi nucleari, vecchie città minerarie abbandonate del Far West o città vuote, spettrali, stregate, misteriose, avvolte da leggende che alimentano l'immaginario collettivo e le fanno sopravvivere nel ricordo. Le Ghost Town, le città fantasma, sono luoghi che, a causa di eventi naturali, guerre, disastri ecologici, mancata reperibilità di risorse, epidemie o incendi, sono stati abbandonati dall'uomo e sono ormai da anni, se non secoli, in balia del tempo che ne cancella lentamente l'esistenza...
Questo che intraprenderemo sarà un viaggio solitario che farà tappa nelle più affascinanti Ghost Town d'Italia, con un occhio di riguardo alle altre numerosissime città fantasma che si trovano nel mondo. Percorreremo la loro storia, le cause dell'abbandono, le leggende e le curiosità che le contraddistinguono; parleremo di questo fenomeno che, nelle previsioni, è destinato ad un inquietante aumento; ma più che altro scopriremo luoghi spesso sconosciti all'uomo, dimenticati e nascosti, che tuttavia ci stupiranno e ci affascineranno per la bellezza consumata dal tempo e per le misteriose storie che possono narrarci...


GHOST TOWN
is a series of documentaries about the Italian abandoned villages.

SINOPSYS
Ghost Town is an expression calling to mind post-apocalyptic sceneries after nuclear catastrophes, abandoned Far West mining towns, or empty, haunted, mysterious villages, shrouded in legends feeding imagination and renewing their memory. Ghost towns are places abandoned by man due to natural events, wars, ecological disasters, lack of resources, epidemics or fires, and now left, for years or even centuries, at the mercy of time, slowly erasing their existence... This which we'll undertake will be a lonely journey through Italy's most fascinating ghost towns, while keeping an eye on the many ones all over the world. We'll cover their history, the causes of their abandon, their legends and curiosities; we'll talk about this phenomenon which, according to the estimations, is destined to a worrying increase; and most importantly we'll discover places, often unknown to man, hidden and forgotten, which are going to enchant and intrigue us for their beauty consumed by time and the mysterious stories they can tell us... 


Sondaggio a quiz 6

Il sondaggio numero 5 di Ghost Town si è chiuso. La domanda era sul disastro nucleare di Chernobyl e sulla città fantasma di Pripyat. La concentrazione più elevata di radiazioni si trova nella ruota panoramica e non nella foresta rossa come la maggior parte di voi ha risposto. La ruota panoramica faceva parte di un luna park che doveva essere innaugurato il 1° maggio, ma il 26 aprile ci fu il disastro e nessuno salì mai su quella ruota... Oggi rimane il luogo più pericoloso di Pripyat a causa dell'elevata concentrazione di radiazioni. Il 31,6% ha dato la risposta giusta!


Veniamo al prossimo sondaggio che questa volta sarà su una curiosa leggenda legata alla città fantasma di Galeria Antica, situata nell'Agro romano a nord della Capitale.

Un'antica leggenda del luogo narra di un fantasma menestrello morto circa 300 anni fa che puntualmente si presenta ogni anno tra le mura di Galeria Antica, cantando e suonando per la sua donna in sella ad un cavallo bianco. Come viene chiamato questo leggendario fantasma?


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Sondaggio a quiz 5

Il quiz numero 4 di Ghost Town si è chiuso. La domanda era sulla splendida Bodie, la città fantasma nascosta tra le montagne delle Sierra Nevada in California. La risposta esatta era oro: l'importante giacimento minerario che venne scoperto nel 1859 da W.L. Bodey e che permise la nascita e lo sviluppo della città. Il 50% di voi ha dato la risposta giusta. Ecco due belle foto di Bodie e della miniera:



Il prossimo sondaggio sarà su una ghost town altrettanto famosa, ma la cui sorte è stata ancor più tragica di quella di Bodie: il suo nome è Pripyat. Ne abbiamo parlato di recente e, anche se nel mondo è conosciuta soprattuto come Chernobyl, la sua fama è dovuta al grave incidente nucleare di cui è stata vittima.


Le radiazioni sprigionate dallo scoppio del reattore della centrale di Chernobyl, 100 volte superiori a quelle delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, resteranno nell'area ancora per 48.000 anni. Dov'è localizzata la concentrazione più elevata di radiazioni nella città di Pripyat?

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Pripyat: la citta fantasma e il disastro di Chernobyl


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<<Non esiste il benché minimo indizio che faccia pensare che l'energia nucleare diverrà mai accessibile.>> (Albert Einstein)
In questi giorni di apprensione per un possibile disastro alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, si sta molto parlando di nucleare e nel mondo sono in molti a domandarsi se continuare o meno ad utilizzare questa pericolosa fonte di energia. Dagli errori del passato a quanto pare sembra che non si riesca ad imparare nulla e tuttavia sappiamo tutti bene la storia di quel luogo che nel 1986 conobbe uno dei più grandi disastri della storia dell'umanità... A malapena si conosce il suo nome perché da molti è conosciuta semplicemente come Chernobyl, ma intorno a quella tristemente nota centrale c'era una grande città che ora altro non è che una città fantasma: Pripyat.
Pripyat sorgeva in Ucraina, vicino al confine nord bielorusso, a circa 110 km dalla capitale Kiev. La costruzione della città cominciò il 4 febbraio del 1970 per ospitare i lavoratori ed i costruttori della centrale nucleare e le loro famiglie. Negli anni successivi si insediarono anche altre persone e la popolazione crebbe notevolmente fino a raggiungere circa 47.000 abitanti. Pripyat era una città moderna e funzionale e poteva contare due ospedali, un centro commerciale, due hotel, numerosi bar e ristoranti, cinema, teatri e un centro polifunzionale che si trovava nella piazza centrale e che possedeva una piscina coperta rimasta incredibilmente attiva fino al 2000.


Pripyat oggi


Il 26 aprile del 1986 per Pripyat fu l'inizio della fine... 
Alle ore 1:23:45, nel corso di un test "di sicurezza", furono violate paradossalmente tutte le regole di sicurezza, portando il reattore numero 4 ad un aumento incontrollato della potenza. Nel nocciolo del reattore si portò la scissione dell'acqua di refrigerazione in idrogeno ed ossigeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle barre di raffreddamento. Il contatto dell'idrogeno e della grafite incandescente con l'aria innescò una fortissima esplosione e lo scoperchiamento del reattore. Le conseguenze furono catastrofiche: una nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aeree intorno alla centrale contaminandole pesantemente. Nubi radioattive raggiunsero anche l'Europa orientale e la Scandinavia, e arrivarono persino in talia, in Francia, in Germania, in Svizzera, in Austria, nei Balcani e in porzioni della costa orientale del Nord America. Pripyat fu evacuata solo 36 ore dopo: vennero portate via con la forza 45.000 persone e nei giorni successivi altre 130.000 dovettero lasciare le proprie case in un raggio di 30 km. Nessuno era realmente conscio di ciò che stava accadendo. La notte dell'esplosione decine di persone rimasero persino ad ammirare la luce scintillante sopra il reattore. La morte a volte sa dare spettacolo...
L'incidente di Chernobyl è stato classificato di livello 7, il più alto nella scala INES, e liberò una radioattività 100 volte superiore a quella delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Il rapporto ufficiale stila un bilancio di 65 morti accertati e altri 4.000 presunti per tumori e leucemie in un arco di 80 anni. Tuttavia questo bilancio è stato pesantemente contestato. Greenpeace presenta una stima di 6.000.000 di decessi su scala mondiale nel corso di 70 anni! Le radiazioni rimarranno nell'area per circa 48.000 anni e gli uomini potranno tornare a viverci fra circa 600 anni. Ma la realtà dei fatti è che le conseguenze di questo disastro non saranno mai accertate e il numero esatto di coloro che rischiano di sviluppare condizioni mediche gravi non sarà noto fino al 2016, se non dopo. La cosa certa è che il sarcofago di cemento che fu costruito per contenere il nocciolo non è permanente e duraturo e il suo deterioramento, nonostante i continui lavori di manutenzione, è ormai evidente.

Il giorno del disastro

La centrale oggi

Pripyat oggi è la più grande e spettrale ghost town del mondo. Nelle case e per le strade è ancora possibile trovare arredi, automobili, fotografie, elettrodomestici, giocattoli, affetti personali di abitanti che erano stati informati che sarebbero tornati dopo sole tre settimane e invece non videro mai più la propria casa. Nonostante i divieti vi sono tuttavia ancora circa quattrocento persone che sono tornate a vivere nelle loro case, si cibano dei prodotti della terra e bevono acqua dai torrenti altamente contaminati. I veicoli militari utilizzati per i soccorsi giacciono in un'enorme discarica a cielo aperto, accantonati nel 1986 a causa dell'elevato quantitativo di radiazioni. Per accedere all'area sono richiesti dei permessi speciali e per uscire bisogna prima sottoporsi a un controllo che, se non viene superato, costringe a esporsi ad una doccia contro le radiazioni. Molte strutture non sono sicure oppure hanno una concentrazione di radiazioni troppo elevata per essere visitate. Se stare all'aria aperta è relativamente sicuro, addentrarsi negli edifici può essere davvero pericoloso. La zona più radioattiva della città è il parco giochi allestito per i festeggiamenti del primo maggio, essendo esposto direttamente verso la centrale e perchè il giorno del disastro il vento portò qui le prime particelle radioattive. In particolare la ruota panoramica presenta  una concentrazione elevatissima di radiazioni. Alle spalle del parco giochi c'era una foresta i cui alberi morirono totalmente in pochissimi giorni e che venne soprannominata la "foresta rossa" a causa del cambiamento di colore che subì per effetto delle radiazioni. Se per gli uomini Pripyat è diventata un inferno non lo è però per la fauna e la flora che hanno proliferato in modo smisurato, tanto da essere studiatie per sviluppare ipotesi su come sarebbe la Terra se non ci fosse l'uomo.









Pripyat è il simbolo di quanto possa essere disastroso e tragico il nucleare, ma è anche l'esempio di una nuova forma di turismo avventuroso ed estremo, tanto da essere messo da Forbes in testa ai luoghi più esotici per trascorrere una vacanza... Infatti, nonostante tutto, Pripyat può essere visitata per un giorno tramite visite guidate organizzate dal sito web della città. Non ci si può fermare a lungo però altrimenti si rischia di rimanere contaminati.
Il disastro di Chernobyl è il sinonimo del lato oscuro della vita moderna e di come la tecnologia possa pericolosamente fallire con conseguenze catastrofiche. Gli agenti radioattivi sono incolori e inodori, ma letali. Sono assassini invisibili e silenziosi che uccidono lentamente e per generazioni a venire...
<<Uno spirito può essere diverso a seconda di una persona, costruisce secondo quello che era. Per questo, succhiandolo per accrescere il proprio potere e il dominio sulle cose, l'essenza presa da chi si uccide rispecchia il suo essere. La sete di potere guarda solo il potere che si può conquistare, senza pensare ad altro. Ma se si fa entrare nel proprio sangue uno spirito troppo potente, esso assume le caratteristiche di un'energia devastante, che da lunga vita, ma che consuma lentamente. Un'energia simile a quella nucleare, che brucia nel fuoco, scende nella pioggia, dall'essere di una persona diventa avere per tutto, e in questo caso mutare significa morire.>> (Anonimo

Link:
Sito della città fantasma di Pripyat


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Sondaggio a quiz 4

Il precedente sondaggio di Ghost Town si è chiuso. La domanda verteva sul bellissimo borgo fantasma di Roscigno Vecchia... L'ultima abitante di Roscigno è stata la signora Dorina e non l'attuale abitante Giuseppe. Dorina è rimasta a Roscigno sino alla morte, avvenuta nel 2000, e alloggiava nell'ancor oggi splendida piazza. Ecco una bella foto della signora Dorina:


Il 67,7 % di voi ha dato la risposta giusta!
Ma veniamo al prossimo sondaggio che questa volta sarà su una delle più belle città fantasma del mondo! Il suo nome è Bodie e si trova nella Sierra Nevada in California.

 
Bodie nacque nel 1859 grazie alla scoperta di un giacimento minerario. Nel 1879  contava più abitanti di San Franciso! Quale minerale veniva estratto a Bodie? 

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Galeria Antica


Galeria Antica si trova nell'Agro romano a nord della Capitale, in frazione Osteria Nuova, e a soli 8 km dalla Via Braccianese. Una città fantasma sepolta dalla vegetazione come le antiche rovine Maya, un incredibile intrico di rovine di castelli, luoghi di culto, dimore e sepolture etrusche.
Le sue origini si perdono nel tempo... Fondata probabilmente all'epoca della dominazione etrusca col nome di Careia, la città era un centro di modestia importanza a guardia dei confini meridionali del territorio etrusco. Dopo gli etruschi fu colonizzata dai romani, come testimoniano alcuni archi a sesto acuto e costruzioni ad "opus incertum". Galeria cadde poi sotto le invasioni germaniche per essere ripopolata solo nel Medioevo. Dopo essere stata assediata e distrutta dai Saraceni, fu ricostruita e ampliata e dall'anno 1276 appartenne alla famiglia Orsini. Dopo essere passata di proprietà in proprietà passò in ultimo ai Sanseverino, con i quali subì un lento declino fino a quando una terribile epidemia di malaria decimò la sua popolazione... Nel 1809 a Galeria Antica non viveva più nessuno. 
La malaria a quel tempo non era rara in quelle zone, spesso invase in più punti dalle esondazioni del Torrente Arrone. Quello che rimane ancora un mistero è come mai la città fu abbandonata così improvvisamente dalla popolazione da lasciare sul posto, oltre che attrezzi e suppellettili, persino i cadaveri dei loro cari. I corpi ebbero degna sepoltura soltanto mezzo secolo più tardi...


Dopo l'abbandono Galeria rimase preda dei briganti e rifugio di pastori, e oggi è popolata solo da vipere, lucertole e uccelli, in un intricato groviglio di rovi e piante rampicanti. Tra i ruderi si può scorgere ancora il bel campanile della chiesa di Sant'Andrea, un bastione fortificato ancora intatto, l'antico accesso principale alla città morta, la torre di guardia sulla quale rimane la traccia sbiadita dell'antico orologio e le imponenti rovine del castello, con il suo straordinario sistema di porte e muraglioni. Nella piazza si trovano i resti spettrali del forno, della casa del balio, i ruderi della dimora del governatore e di una chiesa. Della porta minore della città rimane invece lo splendido arco d'accesso in mattoni rossi, di epoca romana. E' al di sotto però che si nasconde il segreto della città fantasma, una cripta con un labirintico marasma di cuniculi ancora inesplorati, e che forse rimarranno per sempre tali...



Un'antica leggenda del luogo narra di un fantasma menestrello di nome "Senz'affanni" morto circa 300 anni fa e che torna puntualmente ogni anno tra le mura di Galeria, cantando e suonando per la sua amata donna in sella ad un cavallo bianco. Molte persone affermano di aver sentito rumore di zoccoli e lamenti, specialmente in inverno. Tuttavia chi non crede al fantasma sostiene che il rumore proviene dallo scorrere impetuoso del Torrente Arrone.
Galeria Antica è stata dichiarata Monumento Naturale nel 1999 ma rimane purtroppo preda di vandali e ignote sette che nella notte la usano per le loro cerimonie, attratte dal mistero di un luogo che trasuda morte e vertigine... 



Fonti: http://www.lazionascosto.it/galeria_antica.html 
         http://www.flickr.com/photos/sinnomore/sets/72157600967287758/   

Sondaggio a quiz 3

Il secondo sondaggio di Ghost Town si è chiuso. La domanda verteva su una possibile futura città fantasma: la città americana di Detroit! Negli ultimi 30 anni questa città industriale ha perso ben 700.000 abitanti e questa cifra è in vertiginoso calo! La risposta esatta è: 2 milioni. Un tempo infatti Detroit contava 2 milioni di abitanti, oggi sono appena 900.000...
Il prossimo sondaggio sarà invece sullo splendido paese fantasma di Roscigno Vecchia. Ecco la domanda:
 
"Roscigno Vecchia è stata abbandonata nei primi del '900, ma non tutti se ne andarono, alcuni vi rimasero sino alla morte... Qual'è stato l'ultimo abitante di Roscigno?

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