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© Tony Paiva |
Troy Paiva è un talentuoso artista contemporaneo americano che dal 1970 esplora la sua terra d'origine, in particolare la California, percorrendo luoghi abbandonati e dimenticati dall'uomo. A partire dal 1989 ha cominciato a fotografare questi luoghi caduti nell'oblio, disegnando il volto di un America nascosta e spesso inaccessibile. I suoi scatti misteriosi possiedono una luce e un'esposizione unica che trasformano ogni oggetto o edificio abbandonato in qualcosa di diverso, sia di quello che è stato che di quello che è diventato. Attratto dalla notte e dalla luce della Luna, Paiva riesce a immortalare il tempo e il silenzio, e a creare immagini suggestive che sembrano appartenere ad un universo parallelo, enigmatico e decadente. Avvalendosi di tempi di esposizione molto lunghi, anche di 8 minuti, di un flash stroboscopico e di filtri di luce teatrali, riesce a realizzare quei particolati effetti di luce che traformano gli oggetti e le ombre.
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© Tony Paiva |
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© Tony Paiva |
Questi straordinari dipindi di luce ritraggono carcasse d'auto, edifici diroccati, città fantasma, pompe di benzina, aerei abbandonati, vecchi treni, motel, basi militari in disuso, navi fantasma e tutto ciò che è stato dimenticato dall'uomo e che con le sue opere entra in una nuova dimensione dello spazio-tempo. Al centro del suo lavoro c'è l'impatto che le attività umane hanno sempre sull'ambiente, spesso con conseguenza devastanti. La denuncia ecologica è il tema fondamentale della sua arte e mette in risalto il problema dello smaltimento di rifiuti come gli aerei, le auto e le navi. Batterie, plastiche, oli lubrificanti e sostanze chimiche, infatti, si disperdono nell'ambiente e danneggiano la flora e la fauna del posto. Anche i distributori di benzina sono una fonte di inquinamento spesso sottovalutata. Sotto ogni pompa sono conservate cisterne da 20.000 litri e ogni possibile perdita può inquinare vaste aree del sottosuolo se non addirittura le falde acquifere.
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La fotografia notturna di Paiva è stata pubblicata in due monografie: "Lost America" (2003) e "Nigth Vision" (2008). In questi libri è rappresentata tutta l'esplorazione urbana dell'artista e l'atmosfera surreale e misteriosa che egli estrae dalle rovine del mondo moderno e dagli incubi dell'espansione industriale. "La nostra società", sostiene il fotografo, "sembra vivere una sorta di 'golden age' dell'abbandono, tutto si rinnova con eccessiva velocità, talvolta anche senza motivo, e nel giro di pochi anni gli oggetti diventano obsoleti e non resta che libersane lasciando il mondo disseminato di ogni genere di rovina."
Potete trovare altre splendide foto di Troy Paiva nel suo sito:
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