La prima puntata della nostra serie di documentari ci ha portati a Balestrino, paesino dell'entroterra ligure, a due passi da Loano e da Toirano. Delle 4 frazioni in cui è diviso, una, la più antica, è abbandonata dagli anni '60. Le motivazioni dell'abbandono sono da ricercarsi nel dissesto idrogeologico della zona e nell'errata valutazione dei rischi da esso comportati. Infatti si pensava che in pochi anni la collina sulla quale Balestrino è costruito, sarebbe franata. Invece il paese è ancora lì, in condizioni di forte degrado, ma sempre presente.
Ha un fascino tutto particolare Balestrino, quello di un borgo medievale che lentamente viene riconquistato dalla natura dopo essere stato abbandonato dall'uomo. Le case antiche sono prive di finestre, ma tutto sommato integre, i tetti in parte crollati ma ancora presenti, le piante crescono in mezzo alla strada, il silenzio regna ovunque.
Sembra di entrare in un altro mondo, in un racconto post apocalittico, nella dimensione del fantastico. Non per niente Balestrino è stato scelto come location per il film Inkheart, un fantasy molto particolare, nel quale realtà e fantasia entrano in contatto e si influenzano vicendevolmente. La stessa sensazione che si prova camminando per le strette vie del borgo, la sensazione di un luogo familiare, un paesino come ce ne sono tanti, ma che si trova ad esistere come in una dimensione sospesa nel tempo.
Un grande ringraziamento va al Comune, al Sindaco Italo Panizza e al presidente della Pro Loco Carlo Ismarro, che hanno collaborato alla realizzazione del documentario.
Ecco due spezzoni della puntata di Ghost Town su Balestrino:
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